Psicoterapia

Come sanare le ferite dell'anima

La Psicoterapia è una cura orientata a recuperare la tua soggettività attraverso l’ascolto della parola. Un ascolto orientato a far emergere il nucleo conflittuale dell’ansia, delle fobie e dei sintomi che sono causa di disagio e sofferenza psichica. Con un approccio clinico specifico, e singolare per ognuno, la psicoterapia aiuta a sanare le ferite dell’anima.

Clinica

Il disagio, il malessere psichico, la sofferenza dovuta a un generalizzato senso di insoddisfazione e di inadeguatezza, si formano un po’ per volta, e in un modo che è difficile sentirne subito gli effetti dannosi. Questo capita perché spesso neanche ce ne accorgiamo di stare male, e allora accumuliamo carichi di frustrazioni, di emozioni, di affetti che non riusciamo più a gestire, e che disturbano la nostra vita quotidiana. I sintomi, poi, sono spesso più di uno e difficili da mettere in parole.

Un consulto clinico può, già dalle prime sedute, chiarire il quadro del disagio e alleviare le difficoltà più immediate. Negli incontri preliminari potrai con serenità scegliere di seguire una consulenza psicologica di supporto (1), oppure preferire una psicoterapia (2) che ti affranchi dal quadro sintomatico che ti affligge, o decidere di intraprendere una psicoanalisi (3) che vada a fondo e rimuova le cause del tuo disagio intrapsichico, analizzando i meccanismi della tua soggettività.

1. CONSULENZA PSICOLOGICA

La Consulenza Psicologica ti aiuta a chiarire nell’immediato quali sintomi, o quali nuclei affettivi, causano il tuo malessere, favorendo così una comprensione di ciò che ti ostacola nella serena realizzazione dei tuoi progetti.

2. PSICOTERAPIA

La Psicoterapia, attraverso un percorso clinico personalizzato col quale si precisa il senso dei sintomi che ti fanno soffrire, ti permette di saper riconoscere le dinamiche intrapsichiche che sono per te causa di malessere, in modo da disinnescarne lo sviluppo e non subirne più gli effetti.

3. PSICOANALISI

La Psicoanalisi è una terapia che, con un’attenta direzione della cura, lascia emerge il desiderio inconscio impossibile da mettere in parole; per cui il soggetto si trova nell’impossibilità di aprire con le sue parole la porta del suo desiderio. E allora, attraverso l’analisi del transfert, degli atti mancati, dei sogni, attraverso l’ascolto di ciò che uno dice al proprio analista, si tocca il punto più intimo, e più singolare, della propria soggettività: il desiderio inconscio che, restando inascoltato, causa i sintomi.

Sintomi

All’interno di un setting clinico, nel corso delle sedute analitiche in cui potrai parlare di ciò che ti affligge, e di ciò che per te è causa di sofferenza, affronteremo insieme, volta per volta, e caso per caso, tutte le situazioni per te angosciose, o frustranti, o che ti impediscano di realizzarti serenamente.

I disagi, o i sintomi, di cui mi occupo in particolar modo sono:

  • Attacchi di panico
  • Autismo
  • Depressione
  • Dipendenze affettiva
  • Disturbi alimentari
  • Disturbi apprendimento
  • Disturbi d’ansia
  • Disturbi del comportamento
  • Disturbi identità di genere
  • Disturbi del linguaggio
  • Disturbi psicosomatici
  • Disturbi sessuali
  • Fobie e ossessioni
  • Iperattività e/o ritardo psicomotorio
  • Problemi di coppia
  • Tossicodipendenza

Cura

Una favola di Igino mi permette di chiarire cosa s’intende per cura in una analisi.

Un giorno la Cura, attraversando un fiume, vide del terriccio argilloso: sovrappensiero lo prese in mano e cominciò a modellarlo. Mentre rifletteva su ciò che aveva fatto, si fa avanti Giove. La Cura lo prega di infondere al pezzo di fango da lei modellato lo spirito. Cosa che Giove di buon grado le concede. Ma quando poi essa volle dare alla sua opera il proprio nome, Giove glielo proibì pretendendo che le si dovesse dare il proprio. mentre la Cura e Giove litigavano sul nome, saltò su anche la terra esprimendo il desiderio che le venisse dato l proprio nome, visto che essa gli aveva offerto una porzione del proprio corpo. i litiganti presero come giudice Saturno. E Saturno diede loro questa sentenza, apparentemente equa: “Tu Giove, che le hai dato lo spirito, avrai alla sua morte lo spirito, e tu terra, che le hai donato il corpo, il corpo avrai. Ma poiché la Cura ha per primo formato questa creatura, essa per tutta la durata della sua vita sarà in preda alla Cura. E siccome discutete sul suo nome, chiamatela ‘homo’, perché è fatta di humus (terra).

Nessuno in questa favola chiede alla creatura che nome vorrebbe, nessuno si preoccupa di ascoltare cosa ha da dire la creatura fatta di terra. Ecco, la cura psicoanalitica è l’occasione di aprirsi uno spazio soggettivo attraverso un ascolto orientato col quale ognuno potrà darsi un nome; riconoscersi e riconoscer-sé facendosi un nome grazie al quale ci si libera dalle molteplici identificazioni a cui ci obbliga il disagio della civiltà.

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